Con la proposta (atto604) di Massimiliano Romeo (Lega) cofirmata da Stefano Patuanelli (Movimento 5 Stelle) il senato prova a rimandare di sei mesi il termine per adottare i correttivi al Codice del Terzo Settore (DLGS 117/2017) rispetto alla data fissata per il 2 agosto.  

«Si tratta di una corsa contro il tempo per completare la riforma del Terzo settore. Il tentativo è quello di cercare di ottenere qualche mese in più e definire i tasselli mancanti» spiega Massimiliano Romeo al Sole 24 Ore. Il tutto cercando di «ascoltare e accogliere le sollecitazioni che ci stanno arrivando proprio dalle rappresentanze del mondo del Terzo settore».
Questo consentirebbe anche di raccogliere tutto il consenso necessario intorno ai correttivi, visto che come recita la relazione illustrativa al Ddl «le modifiche al codice del Terzo settore non hanno registrato l’intesa in Conferenza unificata».

I rappresentanti del mondo del non profit auspicano che l’iter venga concluso quanto prima. Claudia Fiaschi (presidente del Forum del Terzo settore) sottolinea, «l’importanza di un primo correttivo che intervenga sulle principali criticità applicative riscontrate dagli enti nel corso degli ultimi mesi». È necessaria una proroga di sei mesi per l’adeguamento degli statuti fissati oggi a febbraio 2019, ma non ci sono i parametri per prendere le principali decisioni.