Ci sarà tempo fino al 31 marzo per l'invio dei dati sui redditi e sulle spese detraibili, queste ed altre scadenze vengono decretate e fissate dal decreto 9/2020 pubblicato lo scorso 2 marzo sulla Gazzetta Ufficiale; un kit di misure che riguarda tutta l'Italia, non solo le zone "rosse" focolai del coronavirus. 

La misura attuata con il decreto 9/2020 riguarda circa 2,5 milioni di contribuenti, la proroga al 31 marzo favorirà datori di lavoro e enti pensionistici inquanto sistituti d'imposta dando loro più tempo per comunicare all'agenzia delle Entrate i dati necessari per la predisposizione del 730 precompilato. 

Nuova scadenza anche per il 730, il coronavirus ha obbligato il Governo a delineare già da adesso la decorrenza fissata quindi per il 30 settembre. Ricordiamo che per il 2019 l'ultimo giorno utile era stato il 23 luglio. 

L'erogazione dei rimborsi in busta paga non subirà alcun ritardo perché il rimborso avverrà nella prima retribuzione utile o nel mese successivo alla liquidazione del modello. Ad esempio per chi presenterà il 730 a giugno potrà vedere il proprio conguaglio (che si tratti di debito o credito) nella retribuzione di luglio o, al massimo, in quella di agosto.

Trasmissione e consegna della certificazione unica entro il 31 marzo per il 2020 ed è già stato ipotizzato il calendario per il 2021 che fissa la stessa per il 16 marzo 2021. 

Vale la stessa scadenza 31 marzo 2020 per la trasmissione dei dati delle spese che danno diritto a detrazione o deduzione:

  • interessi passivi dei mutui
  • rette di università e asili nido;
  • premi assicurativi;
  • spese di ristrutturazioni sia su singole unità abitative sia condominiali

Slitta dal 15 aprile al 5 maggio la data in cui sarà messo a disposizione dei contribuenti nel sito dedicato delle Entrate la dichiarazione dei redditi precompilata. Dal 2021 la stessa data diverrà il 30 aprile!